Forme di Agamben. La vita al di là di prassi e poiesi
Il programma antropologico di Giorgio Agamben si è concluso – o per meglio dire è stato «abbandonato», come l’autore stesso scrive nell’Avvertenza – con la pubblicazione del volume L’uso dei corpi (Neri Pozza, Vicenza, 2014, pp. 366, 18 euro). La ricerca sull’Homo sacer, che prende il nome dal libro inaugurale (1995), è andata orientandosi alla elaborazione di una teoria della liberazione dell’uomo dal dominio della biopolitica e dell’economia. Negli ultimi vent’anni, chiodo fisso è stata la questione circa la possibilità di sottrarre la nuda vita alle tecniche di governo e al potere del capitale. Agamben fornisce finalmente la sua versione: davvero libera è l’esistenza inoperosa.