WE di studi: Navigazione, astronomia e mondo antico 9-10-11 giugno 2023
Si è soliti ancora oggi utilizzare questa celebre immagine del pensiero antico per riferirsi al bacino del Mediterraneo. Un mare chiuso e aperto al contempo (Gibilterra a Ovest, Istanbul a Est), che sviluppa relazioni intermodali acqua / terra / cielo tra popoli diversissimi per lingue, usanze, religioni, sistemi politici e produttivi, scienze, tecniche, culture. Diversi eppure tutti nati e cresciuti e mescolatisi sulle sponde del medesimo mare.
«Che cos’è il Mediterraneo?». Richiamando l’interrogativo con cui inizia il noto studio di Fernand Braudel, tutto sommato è questa la domanda di fondo del nostro WE di studi su Navigazione, astronomia e mondo antico.
In un primo momento, proveremo a rispondere soffermandoci, da un punto di vista tecnico-scientifico, sulle pratiche di osservazione del cielo e sulla archeologia delle navi (Giudici / Incorvaia). In un secondo tempo, faremo un discorso più generale di ordine storico e antropologico, basato sulle fonti letterarie del mondo antico, circa la navigazione come mezzo che connette e non separa (Giordano / Ercolani).
Il WE è organizzato da Scholé in collaborazione con l’Università di Pisa, il Sistema Museale di Ateneo, il Museo degli Strumenti di Fisica, Le Navi Antiche di Pisa. Le voci che lo animano appartengono a linguaggi e saperi differenti e proprio perciò possono allearsi per restituirci una rappresentazione attendibile del «sistema di strade» (ancora Braudel) detto Mediterraneo: Andrea Ercolani (CNR-ISMed) e Manuela Giordano (Università di Siena) entrambi filologi, il fisico Sergio Giudici (Università di Pisa), l’archeologo Andrea Incorvaia (Le Navi Antiche di Pisa).
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