La Scuola Estiva di Alta Formazione in Filosofia "Giorgio Colli", nata nel 2010, si tiene ogni anno alla fine di luglio a Roccella Jonica.
La Scuola è organizzata da
Associazione Culturale Scholé - Centro studi filosofici
In collaborazione con:
Comune di Roccella Jonica
Università di Macerata
Direzione
Bruno Centrone
Salvatore Scali
Condirettori
Arianna Fermani
Fortunato Maria Cacciatore
Comitato scientifico
Mario Alcaro (†), Pietro Barcellona (†), Remo Bodei (†),
Massimo Cacciari, Giuseppe Cantarano, Umberto Curi,
Roberto Esposito, Sergio Givone, Fiorinda Li Vigni, Salvatore Natoli,
Teresa Serra, Aldo Tonini, Gianni Vattimo
La Scuola è gratuita e aperta a tutti.
chi siamo
Raccontare la Scuola in tutte le sue sfumature è impossibile, ci sono però delle parole che, come immagini, possono restituire alcuni frammenti della nostra storia.
// Avventura
Avendo a disposizione davvero pochissimi mezzi, ciò che bisogna mettere in gioco è la totalità del proprio essere. In questi anni sono stati tanti i momenti di difficoltà, ma abbiamo deciso sempre di rilanciare, andare avanti "sprezzanti" del rischio. La nostra non è una missione, ma un gioco, un gioco ma non uno scherzo.
Tutti gli sforzi di Scholé sono ripagati dalla risposta della cittadinanza e della comunità filosofica che stiamo costruendo in questi anni: l'Associazione, infatti, si sorregge grazie all'importante contributo economico di partecipanti, sostenitori e cittadini e grazie alla sensibilità delle Amministrazioni Comunali che contribuiscono all'iniziativa.
// Convivio
Noi di Scholé abbiamo sempre pensato che bisognasse fare filosofia costruendo al contempo uno spazio comune. Come ci hanno insegnato quegli stessi greci, padri di questa terra: è la relazione tra i soggetti a rappresentare la struttura sostanziale della riflessione filosofica. Di conseguenza, durante la Scuola si fa tutto praticamente insieme. I Professori mangiano allo stesso tavolo degli studenti e discutono con loro di tutto, anche di filosofia. Abbiamo sempre pensato che bisognasse lavorare all'eliminazione di ogni forma di gerarchia, soprattutto quella intellettuale che è una delle più perniciose. Durante le lezioni ci sono i professori e ci sono gli studenti, è ovvio, così come è ovvio che quella è solo una determinazione estrinseca dei partecipanti. Per far bene filosofia, bisogna ragionare su un piano orizzontale, dunque bisogna sedersi alla stessa tavola e pranzare insieme.
// Melting Pot
Alla scuola partecipano persone di ogni tipo, l'unica cosa che accomuna i partecipanti è la loro scelta di iscriversi, poi le provenienze sono diversissime e questo si percepisce spesso nelle diverse ore di dibattito che seguono la lezione giornaliera. Questo non rende la scuola un festival filosofico, senza togliere meriti che ai festival vanno riconosciuti. Il punto è che l'altra strada per la filosofia, al di fuori degli ormai paludati ambienti accademici, non può essere davvero solo il divertissement, la terapia, o ancor peggio, il trend. Noi crediamo che la filosofia sia relazione non univoca e responsabilità per la relazione.
// 76 (in continuo aggiornamento)
Qualcuna in più forse, le borse di studio offerte in questi anni, per permettere la partecipazione agli studenti e ai laureati di tutta Italia, e del mondo (Messico per esempio). Ovviamente questo va tutto a vantaggio dell'economia locale. A questo proposito, abbiamo calcolato che dal 2010 hanno soggiornato a Roccella Jonica a luglio 600 persone tra docenti con famiglie e amici, partecipanti, borsisti e volontari.
Alcune delle borse sono dedicate agli studenti che partecipano al seminario, coloro che, in seguito a una selezione, vengono a Roccella a portare il loro contributo di pensiero, tenendo una relazione. Successivamente la stessa relazione viene pubblicata in un volume. Fino a ora abbiamo pubblicato: Polisofia, Ora et Labora, Del comune sapere.
// "Il ragazzo dell'amplificazione"
Un'altra caratteristica della scuola è la nostra tendenza ad autoprodurre il 90% delle cose che ci servono a realizzare le nostre iniziative. Ci piace personalizzare ogni cosa, curare i dettagli, costruire un'idea di ciò che facciamo attraverso le cose stesse. Siccome vogliamo vivere questa esperienza al massimo a ridosso e durante gli incontri non ci risparmiamo su nulla!! Aiutati da una rosa preziosissima di collaboratori e collaboratrici, in quei giorni ognuno di noi diviene in base alle necessità:
autista/ grafico/ cameriere/ commercialista/ facchino/ attacchino/ tecnico del suono/ tecnico video/ cuoco/ infermiere ecc.
Non è raro che il Presidente dell'Associazione venga scambiato da nuovi arrivati per "il ragazzo dell'amplificazione" che sistema casse in cima a una scala. I più svegli tra i partecipanti (ironia poco socratica) non vogliono lasciarsi scappare questa esperienza "totale" e spesso si mettono a riassettare la tavola con noi dopo il pranzo oppure si convincono che fare filosofia significa trasportare pile di pesanti sedie per l'incontro serale o ripulire alla perfezione il luogo che ti è stato concesso per la tua iniziativa. Tua, perché ormai non stai più partecipando a un evento organizzato da altri, lo stai realizzando.
// Eccetera Eccetera
Questo è esoterico. Può capirlo solo chi la scuola l'ha vissuta, perché questa formula accompagnava continuamente gli interventi di uno dei più difficili, e per questo amati, "studenti" della nostra combriccola, venuto purtroppo a mancare lo scorso anno: Giuseppe Certomà, sociologo, roccellese, studioso appassionato di filosofia, contestatore perenne a ogni intervento, polemico, puntuale, prolisso e sincero. Durante la Scuola, "il signor Certomà", come lo chiamavamo, era totalmente ciò che era. Così come lo sono Tiziana, Antonino, Maria, Luciano, Martina e mille altri. Nomi propri che non dicono nulla a chi legge eppure è proprio questo ciò che avviene, ognuno è ciò che è, in questi anni ognuno è stato un nome proprio in cui risuona, per chi ha partecipato, il senso di una relazione, il tratto di un carattere, immagini e pensieri."Eccetera eccetera" allo stesso modo è solo una locuzione senza senso, ma noi ci accorgevamo come essa, piano piano, nei giorni degli incontri divenisse sempre un intercalare che accompagnava i diversi interventi. Il linguaggio si modifica, perché, fondamentalmente, ci si ascolta, ci si affeziona l'uno all'altro, anche quando l'altro appartiene a un universo diversissimo dal tuo.
(al di fuori di quell'esperienza - si capisce bene - queste parole suoneranno infinitamente retoriche, ma non importa)
\\ Dicono di noi
« Un "fiore nel deserto", una manifestazione povera, realizzata da pochi con ammirevole buona volontà. [...] Un gruppo di ragazzi che, per amore del natìo loco e per passione culturale, si impegnano per mesi al fine di dare vita a queste giornate da cui tutti escono più arricchiti e civilmente motivati. E tengo a far notare che la Scuola, sorretta solo dai tre comuni prima ricordati, non riceve alcun finanziamento né dalla Regione né tanto meno dalla Provincia. Com'è noto, in cima alle preoccupazione di questi enti ci sono di solito le chiassose sagre di paese, le orchestrine melense e i fuochi d'artificio: vecchio folklore che per il ceto politico merita ancora di essere sostenuto per tenere in vita la propria sparsa e culturalmente attardata clientela.»
( Piero Bevilacqua su il Quotidiano della Calabria, 1 agosto 2013)
«Vattimo, da alcuni anni, ha deciso di non partecipare più ad incontri accademici. La "morte della filosofia" per lui è un po' meritata a causa della sua autoreferenzialità e verrà a Roccella perché siamo sulla stessa linea. Credo che, in generale, la filosofia debba essere a disposizione di tutti e spero in una riappropriazione del "pensiero comune" da parte di tutti».
(Il direttore della Scuola, Prof. Giuseppe Cantarano, Unical, sul filosofo Gianni Vattimo, su "Calabria Ora", 28 luglio 2013)
« Iniziative come questa mi danno un po' di fiducia. Ho sentito relazionare giovani molto interessanti e preparati. Alcune cose me le sono anche annotate. Questa è una buona via e spero che negli anni si mantenga. Sono sempre stato interessato ai tentativi di portare la filosofia fuori dalle "accademie" ma certi esiti sono stati davvero imbarazzanti. Questa operazione in Calabria è riuscita perché oltre agli specialisti del settore ci siamo trovati a discutere con i villeggianti, la gente del luogo e persone molto curiose. Questo si è rivelato un bel modo perché si è evitato di snaturare il discorso filosofico e lo si è comunque reso alla portata di tutti».
(Da un'intervista a Vattimo pubblicata su "Calabria Ora", 5 luglio 2013)
Di seguito trovate interviste, articoli, materiali e incontri che restituiscono il senso della Scuola Estiva attraverso tante voci diverse.
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Ciao Direttore
Nell’apprendere la notizia della scomparsa di Remo Bodei, professore dell’Università della California e già docente della Scuola Normale Superiore e dell’Università di Pisa, una delle menti più lucide, amichevoli e gentili del panorama filosofico contemporaneo, l’Associazione Culturale Scholé è attraversata da profondo dolore e intende esprimere il proprio cordoglio e la propria vicinanza ai suoi cari.
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Giorgio Colli e la Scuola Estiva di Roccella, un articolo di Gianluca Pulsoni
Ripubblichiamo qui l'articolo "La sapienza ama nascondersi" di Gianluca Pulsoni, dedicato a Giorgio Colli e apparso su Alias - il manifesto il 18 luglio 2015, abbiamo avuto l'onore di essere presenti con il racconto di ciò che per noi significa l'aver dedicato a al filosofo torinese la nostra Scuola.
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Un dialogo con gli amici de "Il lavoro culturale" sulla nostra Scuola di Filosofia
Ripubblichiamo le impressioni condivise con gli amici de "Il lavoro culturale", che vogliamo ringraziare per la sensibilità che hanno dimostrato verso la nostra iniziativa.
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Chi siamo, chi siete e perchè
Abbiamo preparato un po' di materiali per raccontare la nostra esperienza, il senso di quello che facciamo e la nostra gratitudine verso tutti coloro che stanno costruendo Scholé insieme a noi.
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Link per continuare a pensare
Per continuare a pensare, allargare e approfondire il discorso filosofico, segnaliamo alcuni link di istituti, riviste e siti internet di sicuro interesse e con i quali abbiamo stretto legami di collaborazione.
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Mi rivolto, dunque siamo. Pino Certomà
L'Associazione Culturale SCHOLE' vuole ricordare uno dei compagni più cari di quest'avventura pubblicando un breve ma significativo estratto degli incontri del 2013, è un frammento di ricordo tra tanti ma è altamente significativo del senso che Pino Certomà ha saputo dare alla Scuola Estiva, e del legame che avevamo costruito negli anni.
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La Scuola e "il manifesto"
Di seguito pubblichiamo l'articolo uscito sul quotidiano il manifesto nell'edizione del 18 luglio 2013 dal titolo Il calendario della scuola estiva di Roccella Jonica, a firma dei coordinatori della manifestazione Alessandra Mallamo e Angelo Nizza.
Il concetto di comune può essere un’idea politicamente produttiva se è in grado di riattivare la trama pubblica delle relazioni simboliche e affettive in aperta polemica con l’ideologia maturata in seno al neoliberismo basata su uno spietato individualismo proprietario. È all’interno di questo quadro teorico che si colloca il pensiero socio-politico dei beni comuni. Che ha alle spalle una categoria squisitamente filosofica. Quella del comune. Ed è proprio nell’ambito di un pensiero del comune che si situa la quarta edizione della Scuola estiva di alta formazione in filosofia “Giorgio Colli” di Roccella Jonica.
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Intorno al Centro. La Scuola e la Filosofia italiana
Quando nessuno era pronto a scommettere un’unghia sull’idea di realizzare una Scuola di filosofia a Roccella Jonica, soltanto Mario Alcaro e Giuseppe Cantarano accettarono la sfida contribuendo con le parole e con i fatti affinché l’Associazione Scholé concretizzasse il suo desiderio. Alcaro era il direttore del Dipartimento di Filosofia dell’Università della Calabria e Cantarano, prima di essere un suo collega, era un amico e un compagno di pensiero. Lo sviluppo che ebbe la storia è noto: Alcaro presenziò all’ingresso della Scuola Estiva nella cultura calabrese, battezzando la prima rassegna nel 2010, e Cantarano ne divenne il direttore. Ma c’era poi un’altra caratteristica che li accomunava.
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Scholé
L'Associazione Culturale Scholé nasce nel 2011 per dare forma e continuità al lavoro di organizzazione della Scuola Estiva di Alta Formazione in Filosofia "Giorgio Colli".
Composta nel suo nucleo direttivo da docenti liceali e studiosi della disciplina, Scholé è cresciuta negli anni ponendosi l'obiettivo di diffondere la filosofia fuori dai circuiti tradizionali, facendo interagire coloro che vi appartengono con una realtà che solitamente è estromessa dallo studio della disciplina. L'Associazione, infatti, si propone di aprirsi alla città, avendo come idea guida il libero esercizio del pensiero fine a se stesso e per questo capace di confrontarsi criticamente con le questioni sollevate dalla realtà che ci circonda. Scholé ha un'indole essenzialmente politica: realizza la sua attività costruendo al contempo uno spazio comune, in una forma per cui la relazione tra i soggetti diviene la struttura sostanziale della riflessione filosofica che si sviluppa durante i tanti momenti d'incontro.
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Sullo spirito che vive in noialtri
Riproponiamo un articolo apparso sul magazine on-line l'arrotino in cui si presenta la IV edizione della Scuola Estiva dedicata al pensiero del "comune".
Certo, parlare del concetto di “comune” al Sud significa approfondirne l’addentellato politico ed economico e, quindi, discutere della teoria dei beni comuni. D’altronde il meridione d’Italia genera parecchia invidia in giro per il mondo quanto a risorse cosiddette “indisponibili” come il mare, i laghi e l’intero ecosistema che comprende flora e fauna, ma anche il ricco e variegato patrimonio culturale e archeologico. Tuttavia, il “comune” alla luce del pensiero meridiano acquista un senso più radicale dell’idea benecomunista e, anzi, la precede e la giustifica.
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Vattimo promuove la Scuola
Dopo aver contribuito alla riuscita della IV edizione della Scuola Estiva con una relazione dal titolo "Il bene e i beni", soggiornando a Roccella per una settimana intera e partecipando a tutte le attività messe in programma, Gianni Vattimo conversa con Santino Cundari su Calabria Ora del 28 luglio 2013. Il placet alla formula anti-festivaliera della rassegna, il Sud, la sua Calabria e l'importanza degli intellettuali. Questi alcuni dei temi discussi davanti a un drink in piazza.
di Santino Cundari
Si avviano ormai verso la conclusione le quattro giornate di studio organizzate dalla “Scuola di Alta Formazione Filosofica” di Roccella Jonica. Tante e varie sono state le declinazioni che il tema di questa edizione, quello dei “beni comuni”, ha assunto nel corso della fortunata iniziativa. Partendo dall’assunto che tra i “beni” il “pensiero” sia uno dei più preziosi, abbiamo posto alcune domande ad un “professionista” di questo ramo del sapere: il filosofo Gianni Vattimo. La “sua Calabria”, le dinamiche politiche del Sud Italia e i “beni” di una collettività che voglia davvero dirsi tale, i temi maggiormente dibattuti dal teorico del «pensiero debole».
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"Meglio il pensiero non accademico"
«La verità è che non mi sento più a mio agio nei convegni troppo tecnici». A un mese dalla sua partecipazione alla IV edizione Scuola Estiva dedicata al concetto di "comune", Gianni Vattimo si confessava ad Antonio Gnoli su La Repubblica del 23 giugno 2013. E dichiarava di aver scoperto una certa presa distanza dalla filosofia accademica. Il che non significa affatto che non gliene importi più nulla del pensiero. Anzi...
di Antonio Gnoli
Ormai fa coppia fissa con Sancho. Mentre siamo a tavola davanti a un piatto di involtini primavera cucinati dalla domestica filippina — una suora laica, scoprirò più avanti — Sancho scuote pigramente la testa e guarda incuriosito l’intruso, che poi sarei io. «Non è geloso, glielo assicuro», dice Gianni Vattimo, «è solo che gli piace essere al centro dell’attenzione. I gatti sono così: un misto di curiosità, indifferenza e abitudine».
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Cantarano e il pensiero bene comune
Il direttore Giuseppe Cantarano, in un colloquio con Calabria Ora alla vigilia della IV edizione della Scuola Estiva dedicata al concetto di "comune", risponde alle domande di Santino Cundari e rilancia sulla scia di Gianni Vattimo: «La filosofia è a disposizione di tutti e spero in una riappropriazione del “pensiero comune”». L'intervista è apparsa sulle pagine culturali del quotidiano regionale il 5 luglio 2013.
di Santino Cundari
In Calabria l’attenzione verso il ruolo che gioca il pensiero filosofico contemporaneo nella comunità ha un nome e cognome: la “Scuola estiva di alta formazione filosofica” di Roccella Jonica. Abbiamo così posto alcune domande al presidente della Scuola, Giuseppe Cantarano, per approfondire alcune tematiche che fanno da contorno ad un luogo di dialogo “comune”, prezioso e appartenente a tutti, che si svolgerà nei giorni che vanno dal 24 al 28 luglio.
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Roccella capitale filosofica
Pubblichiamo qui di seguito l'articolo di Piero Bevilacqua apparso l'uno agosto 2013 sulle colonne de il Quotidiano della Calabria. Bevilacqua, docente di Storia Contemporanea all'Università La Sapienza di Roma ed editorialista de il Manifesto, racconta la sua esperienza di relatore alla IV edizione della Scuola Estiva dedicata al concetto di "comune".
di Piero Bevilacqua
Roccella Jonica, il vivace borgo della costa calabrese, ancora una volta fa parlare di sé e non certo per eventi di cronaca nera. Il luogo della Calabria che da tanti anni, in agosto, è al centro dell'attenzione nazionale (e non solo) per il suo Roccella Jazz Festival – giunto quest'anno alla 33^ edizione – si è nuovamente imposto alle cronache per un'altra iniziativa culturale di grande rilievo: le lezioni della Scuola di Alta Formazione in Filosofia “Giorgio Colli”.
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Scholè e l'IISF: lavorare per la crescita della filosofia e della civiltà
In questi anni l'Associazione Scholè, prendendo ad esempio il grandissimo lavoro realizzato per la promozione della ricerca filosofica da uno dei suoi più importanti riferimenti, Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, ha erogato 48 borse di studio, per permettere a studiosi e appassionati di poter prendere parte agli incontri della scuola estiva. Una piccola cosa rispetto alle 2700 borse donate dall'Istituto nei suoi anni di attività, ma comunque importante, qualcosa che incarna lo spirito del fondatore del prestigioso centro napoletano e di tutti coloro che collaborano con lui.
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Il nuovo direttore della Scuola estiva di altra formazione in filosofia “Remo Bodei” di Roccella Jonica è Bruno Centrone, docente di storia della filosofia antica all’Università di Pisa. Sarà affiancato da Arianna Fermani (Università di Macerata) e da Fortunato Maria Cacciatore (Università della Calabria) in qualità di condirettori. La notizia è stata diffusa durante la conferenza stampa di giovedì 17 dicembre 2020, trasmessa in diretta sulla pagina Facebook “Filosofia Roccella Scholé” alle ore 18.00 (clicca QUI).
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Nell’apprendere la notizia della scomparsa di Remo Bodei, professore dell’Università della California e già docente della Scuola Normale Superiore e dell’Università di Pisa, una delle menti più lucide, amichevoli e gentili del panorama filosofico contemporaneo, l’Associazione Culturale Scholé è attraversata da profondo dolore e intende esprimere il proprio cordoglio e la propria vicinanza ai suoi cari.
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L'Associazione Culturale SCHOLE' vuole ricordare uno dei compagni più cari di quest'avventura pubblicando un breve ma significativo estratto degli incontri del 2013, è un frammento di ricordo tra tanti ma è altamente significativo del senso che Pino Certomà ha saputo dare alla Scuola Estiva, e del legame che avevamo costruito negli anni.
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Per continuare a pensare, allargare e approfondire il discorso filosofico, segnaliamo alcuni link di istituti, riviste e siti internet di sicuro interesse e con i quali abbiamo stretto legami di collaborazione.
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Abbiamo preparato un po' di materiali per raccontare la nostra esperienza, il senso di quello che facciamo e la nostra gratitudine verso tutti coloro che stanno costruendo Scholé insieme a noi.
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Ripubblichiamo le impressioni condivise con gli amici de "Il lavoro culturale", che vogliamo ringraziare per la sensibilità che hanno dimostrato verso la nostra iniziativa.
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Ripubblichiamo qui l'articolo "La sapienza ama nascondersi" di Gianluca Pulsoni, dedicato a Giorgio Colli e apparso su Alias - il manifesto il 18 luglio 2015, abbiamo avuto l'onore di essere presenti con il racconto di ciò che per noi significa l'aver dedicato a al filosofo torinese la nostra Scuola.
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Di seguito pubblichiamo l'articolo uscito sul quotidiano il manifesto nell'edizione del 18 luglio 2013 dal titolo Il calendario della scuola estiva di Roccella Jonica, a firma dei coordinatori della manifestazione Alessandra Mallamo e Angelo Nizza.
Il concetto di comune può essere un’idea politicamente produttiva se è in grado di riattivare la trama pubblica delle relazioni simboliche e affettive in aperta polemica con l’ideologia maturata in seno al neoliberismo basata su uno spietato individualismo proprietario. È all’interno di questo quadro teorico che si colloca il pensiero socio-politico dei beni comuni. Che ha alle spalle una categoria squisitamente filosofica. Quella del comune. Ed è proprio nell’ambito di un pensiero del comune che si situa la quarta edizione della Scuola estiva di alta formazione in filosofia “Giorgio Colli” di Roccella Jonica.
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L'Associazione Culturale Scholé nasce nel 2011 per dare forma e continuità al lavoro di organizzazione della Scuola Estiva di Alta Formazione in Filosofia "Giorgio Colli".
Composta nel suo nucleo direttivo da docenti liceali e studiosi della disciplina, Scholé è cresciuta negli anni ponendosi l'obiettivo di diffondere la filosofia fuori dai circuiti tradizionali, facendo interagire coloro che vi appartengono con una realtà che solitamente è estromessa dallo studio della disciplina. L'Associazione, infatti, si propone di aprirsi alla città, avendo come idea guida il libero esercizio del pensiero fine a se stesso e per questo capace di confrontarsi criticamente con le questioni sollevate dalla realtà che ci circonda. Scholé ha un'indole essenzialmente politica: realizza la sua attività costruendo al contempo uno spazio comune, in una forma per cui la relazione tra i soggetti diviene la struttura sostanziale della riflessione filosofica che si sviluppa durante i tanti momenti d'incontro.
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Quando nessuno era pronto a scommettere un’unghia sull’idea di realizzare una Scuola di filosofia a Roccella Jonica, soltanto Mario Alcaro e Giuseppe Cantarano accettarono la sfida contribuendo con le parole e con i fatti affinché l’Associazione Scholé concretizzasse il suo desiderio. Alcaro era il direttore del Dipartimento di Filosofia dell’Università della Calabria e Cantarano, prima di essere un suo collega, era un amico e un compagno di pensiero. Lo sviluppo che ebbe la storia è noto: Alcaro presenziò all’ingresso della Scuola Estiva nella cultura calabrese, battezzando la prima rassegna nel 2010, e Cantarano ne divenne il direttore. Ma c’era poi un’altra caratteristica che li accomunava.
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Riproponiamo un articolo apparso sul magazine on-line l'arrotino in cui si presenta la IV edizione della Scuola Estiva dedicata al pensiero del "comune".
Certo, parlare del concetto di “comune” al Sud significa approfondirne l’addentellato politico ed economico e, quindi, discutere della teoria dei beni comuni. D’altronde il meridione d’Italia genera parecchia invidia in giro per il mondo quanto a risorse cosiddette “indisponibili” come il mare, i laghi e l’intero ecosistema che comprende flora e fauna, ma anche il ricco e variegato patrimonio culturale e archeologico. Tuttavia, il “comune” alla luce del pensiero meridiano acquista un senso più radicale dell’idea benecomunista e, anzi, la precede e la giustifica.
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