Menu
Natasha Miloshevich (Behance) Natasha Miloshevich (Behance)

Scuola Estiva 2023: Fortunato M. Cacciatore ci parla di...

Physis

Scuola Estiva di Altra Formazione in Filosofia "Remo Bodei"
14a edizione
22-29 luglio 2023 - Roccella Jonica
Gennaro Avallone - Paolo Bussotti
Fortunato Maria Cacciatore   
Giancarlo Cella - Bruno Centrone 
Claudio De Fiores - Arianna Fermani 
 Cristiana Franco - Anna Maria Urso

Marx: Umanità "padrona della natura",
uomo "schiavo dell'uomo"
 
Da uno dei riferimenti di Fortunato M. Cacciatore:
«Tutti gli esseri viventi devono interagire costantemente con il loro ambiente per poter vivere su questo pianeta. La totalità di questi processi incessanti crea non un processo naturale [della natura] statico ma dinamico e aperto [indefinito]. Prima che Ernst Haeckel chiamasse questa economia della natura "oecologia", l'insieme organico costituito da piante, animali e uomini veniva spesso analizzato con il concetto di "metabolismo" (Stoffwechsel). Questo concetto fisiologico divenne popolare e nel XIX secolo fu applicato, al di là del suo significato originario, alla filosofia e all'economia politica per descrivere le trasformazioni e gli scambi tra sostanze organiche e inorganiche attraverso il processo di produzione, consumo e digestione a livello di individui e di specie. Questo nuovo concetto nella chimica e nella fisiologia stimolò anche Marx negli anni Cinquanta dell'Ottocento, tanto da indurlo ad attribuirgli un ruolo centrale nella sua economia politica, utilizzandolo per comprendere la relazione dinamica e interattiva tra l'uomo e la natura mediata dal lavoro. Come tutte le altre creature viventi, gli esseri umani sono essenzialmente condizionati dalle leggi naturali e soggetti a cicli fisiologici di produzione, consumo ed escrezione, in quanto respirano, mangiano ed espellono. Tuttavia, Marx sostiene che gli esseri umani si differenziano in modo decisivo dagli altri animali per la loro unica attività produttiva, cioè il lavoro.Sebbene l'incessante metabolismo tra uomo e natura penetri l'intera storia umana, una necessità eterna che non può essere abolita, Marx sottolinea che la performance concreta del lavoro umano assume diverse "forme" economiche in ogni stadio dello sviluppo sociale e, di conseguenza, il contenuto del metabolismo trans-storico tra uomo e natura varia in modo significativo. Il modo in cui il lavoro alienato nella moderna società industriale media questa interazione metabolica degli esseri umani con il loro ambiente non è lo stesso di quello che si verificava nelle società precapitalistiche. Qual è la differenza? Perché la rivoluzione capitalistica della produzione, con il suo rapido sviluppo di macchine e tecnologie, altera (distorce) l'interazione metabolica più che mai, tanto da minacciare l'esistenza della civiltà umana e dell'intero ecosistema con la desertificazione, il riscaldamento globale, l'estinzione delle specie, la distruzione degli strati di ozono e i disastri nucleari?» (Kohei Saito, Capital, Nature and the Unfinished Critique of Political Economy. Karl Marx’s Ecosocialism, Monthly Review Press, New York 2017, pp. 63-64).

 

 Segui gli aggiornamenti sul programma cliccando QUI

 
 
 
 
 
Submit to FacebookSubmit to Google PlusSubmit to Twitter

Media

Submit to FacebookSubmit to Google PlusSubmit to Twitter
back to top

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Se continui ad utilizzare questo sito accetti la cookies policy.