Être ou ne pas être Charlie
L’espressione “Je suis Charlie”, riferita com’è noto ai tragici fatti che hanno coinvolto la rivista satirica parigina Charlie Hebdo (leggi le riflessioni dei filosofi), conserva un significato non banale se la si prende alla lettera. Essere Charlie vuol dire in primo luogo essere uccidibile senza che esistano norme direttamente applicabili al delitto. Non vi sono regole da seguire in modo chiaro e distinto né da parte di chi compie l’esecuzione (non c’è stata nessuna dichiarazione di guerra), né da parte di chi la intende punire (l’accusa di terrorismo resta sempre opaca).