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Il riconoscimento mancato: Hegel e la plebe

Scuola “Alcaro” 2020, al via gli incontri pubblici di filosofia nella sede di Scholé. Mercoledì 19 febbraio alle ore 18.00 interviene Fortunato Maria Cacciatore dell’Unical.


Vi sono strati della società – anzitutto e perlopiù le persone più povere ma il concetto vale anche per i super redditieri – che vivono senza lavoro e senza politica, rispetto ai quali lo Stato e l’economia non sanno che cosa fare. Includerli? E come? Molto spesso la soluzione consiste in politiche del controllo, per esempio attraverso un welfare poverissimo o per mezzo di assunzioni malpagate che anziché felicitare l’esistenza, finiscono per mortificarla. È la cosiddetta parte dei senza parte (Jacques Ranciere): stranieri, lavoratori precari, disoccupati… che Hegel racchiudeva sotto la nozione di plebe. Sarà questo il tema dell’incontro pubblico dal titolo Il riconoscimento mancato: Hegel e la plebe, a cura di Fortunato Maria Cacciatore (Università della Calabria). L’iniziativa rientra nel programma dell’ottava edizione della Scuola di altra formazione in filosofia “Mario Alcaro” e si svolgerà mercoledì 19 febbraio 2020 alle ore 18.00 nella sede di Scholé, in via Umberto I al numero 106 a Roccella. 
Cacciatore, che dirige la Scuola “Alcaro” insieme ad Arianna Fermani (Università di Macerata), sarà anche impegnato in una tre giorni di seminario sul concetto di lavoro in Marx, al Liceo Scientifico “Volta” di Reggio Calabria. La Scuola “Alcaro” 2020, dedicata al tema dell’Arché, coinvolge anche il Liceo Classico “Oliveti” di Locri e gode della collaborazione dell’Università di Macerata, con la quale Scholé ha già siglato un protocollo di intesa per favorire la cooperazione scientifica e la promozione della ricerca e della formazione fuori e dentro le scuole. «Siamo felici di aprire questa nuova stagione degli incontri pubblici di filosofia con Fortunato Cacciatore, che ci offre ancora una volta la possibilità di riflettere su questioni centrali del nostro presente usando gli strumenti del pensiero filosofico e in particolare di quello hegelo-marxista» - così commenta il Direttivo di Scholé.

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Come nasce la Scuola Alcaro

 

 

L'Associazione organizza nei licei calabresi la Scuola Di Alta Formazione In Filosofia "Mario Alcaro" a partire dall'anno scolastico 2012/2013, in collaborazione con l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli e  la Scuola di Roma dell'IISF e il Centro per la Filosofia Italiana di Montecompatri. Ogni anno  docenti universitari e esperti in filosofia tengono delle lezioni per gli studenti, su un argomento o un problema che attraversa la Storia della filosofia. Alle lezioni si si aggiungono gli incontri pubblici pomeridiani, aperti alla cittadinanza, da qui il nome "scuola invernale" che la distingue dalla scuola estiva, nata qualche anno prima.
La sua realizzazione è stata possibile soprattutto grazie alla generosa e inaspettata donazione che l'Associazione ha ricevuto da parte della famiglia del compianto Professor Mario Alcaro, che ha voluto devolvere a Scholé l'intera somma dello speciale riconoscimento conferito alla memoria dello studioso calabrese dalla giuria del Premio Sila 49, di cui l'intellettuale faceva parte. Non smetteremo mai di ringraziare la famiglia del Professor Alcaro nelle persone della moglie Amelia Paparazzo e del figlio Toni. Durante la Cerimonia del Premio Sila che ha avuto luogo il primo dicembre 2012 a Cosenza, il presidente della giuria Raffaele Perrelli si è espresso in questi termini a proposito di Mario Alcaro: "la sua storia accademica, il suo impegno politico sono concordi nella rappresentazione dell'opera di uno studioso significativamente legato ai temi del mondo meridionale e mediterraneo".

 

È anche per questi motivi che Mario Alcaro ha rappresentato per l'Associazione un punto di riferimento importantissimo, un maestro che ha sempre ribadito, con la sua riflessione e la sua disponibilità, un modo di concepire la filosofia e la vita, prese nella loro vicinanza. Lo stesso principio guida le iniziative e i lavori dell'Associazione per la Scuola di Alta Formazione Filosofica a lui dedicata: con una media di 800 studenti all'anno, la Scuola Alcaro promuove il pensiero critico e offre agli istituti che partecipano strumenti di arricchimento dell'offerta didattica, diffondendo la filosofia come momento di riflessione condivisa.

 

Dalla seconda edizione, i partecipanti contribuiscono con una piccola quota all'iniziativa, ricevono in omaggio un quaderno filosofico, stampato appositamente da Scholé, e un libro, un'antologia di testi filosofici che affrontano il tema annuale della Scuola, a partire dalle diverse lezioni che ascolteranno.

 

Il contributo studentesco è piccolo ma, essendo in molti quelli che aderiscono, ci permette di coprire una buona parte delle spese di organizzazione, ogni anno sono 9 o 10 i relatori che vengono gratuitamente per qualche giorno in Calabria da diverse università italiane e straniere per tenere le lezioni nelle scuole.

 

Ciò ha un significato profondo anche per i ragazzi stessi che, in un certo senso, si sentono i fautori di questa occasione culturale e riflettono sul fatto che per costruire nuove occasioni e possibilità di crescita bisogna prendersi la responsabilità e fare qualche sforzo se necessario. In fondo, la filosofia è una pratica.

 

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