La Phronesis arriva a conclusione di un percorso iniziato tre anni fa con Epistème (2021) e poi proseguito con Téchne (2022) e Physis (2023). L’idea di base è quella di assegnare - o di assegnare di nuovo - un ruolo centrale alla phronesis/saggezza sia in senso teorico, sia in senso etico-politico.
Innanzitutto che cos’è questo sapere pratico, questa avvedutezza nell’agire che solitamente chiamiamo saggezza o anche prudenza?
Quale rapporto c’è oggi e quale c’era ieri tra saggezza, scienza e tecnica?
Quale ruolo ha la saggezza di fronte alle sfide del mondo contemporaneo (lavoro, ecologia, giustizia sociale)?
La nostra impressione è che da un lato la saggezza sia diventata sempre più funzionale alla società di mercato assumendo la forma dell’opportunismo, del cinismo e dell’individualismo e che dall’altro colga un sapere eccedente e più amichevole e gentile rispetto alla ragion di mercato, che attualmente trova la sua massima e tragica espressione nella guerra. Come si attraversa questa ambivalenza?