
25/07/25 ore 9.30
ex Convento dei Minimi
La vita pitagorica: la cura degli dei, di sé e degli altri
Epimeleia non sembra esser stata una parola chiave del pitagorismo, eppure il concetto di cura intesa come dedizione, sollecitudine, ma anche come terapia, è senz'altro centrale nella comunità pitagorica, formata da individui con interessi speculativi di vario genere, ma coesa nell'osservare i precetti del Maestro e uno specifico stile di vita.
Cura è un concetto declinabile principalmente in tre direzioni: verso gli dèi, verso gli altri e verso di sé. Esploreremo, dunque, come Pitagora e la sua comunità interpretassero nella loro pratica di vita il sentimento religioso, la guida delle anime e il valore dell'amicizia e della giustizia. Lo stile di vita pitagoreo, infatti, riconosciuto come tale sin dall'antichità, è, tra le tante zone d'ombra che caratterizzano la figura di Pitagora, l'aspetto certamente riconducibile alle origini della sua comunità e alla sua dimensione religioso-filosofica.
Ilaria Andolfi è ricercatrice presso l'Università di Roma "La Sapienza". Nel 2017 è stata borsista post doc presso l'Istituto Italiano di Studi Storici di Napoli, per poi trasferirsi a Heidelberg nel 2018-2019 come borsista Humboldt e a Londra (King's College) nel 2020-2021 come British Academy Newton Fellow. Nel 2021 ha vinto il bando del MUR per il 'rientro dei cervelli' "Rita Levi Montalcini" e ha preso servizio come ricercatrice di tipo B presso il Dipartimento di Scienze dell'Antichità di "Sapienza" con un progetto su Empedocle di Agrigento e la poesia filosofica di età classica. Si occupa principalmente di letteratura greca di età arcaica, sia in prosa (mitografia e primi scritti filosofici) sia in poesia (epica e lirica).